Visita - Il Territorio |
Occhio BiancoTutti sono ben a conoscenza delle manifestazioni di gas note con il nome di maccalube, ma non altrettanto note sono le manifestazioni naturali dell' "OCCHIO BIANCO". “L ‘Occhiu Biancu “, così chiamato nel dialetto popolare, prende il nome dalla contrada in cui si trova, ed è immerso in un paesaggio collinare e brullo costituito interamente da terreni argillosi, impostato su una zona attualmente adibita al rimboschimento da parte della forestale. L’area, di poche centinaia di metri quadrati, non risulta visibile dall’esterno del boschetto, motivo questo della poca conoscenza del luogo e giace su un piccolo piano ondulato dove si sviluppano i vulcanelli di fango e di cui se ne contano una mezza dozzina. A tale fenomeno è stato attribuito il termine di “vulcanesimo sedimentario†che si esprime con la fuoriuscita di piccole colate di fango sotto la spinta del gas che proviene dal sottosuolo. In queste argille si elevano dei conetti di piccole dimensioni, sopra ai quali si aprono delle piccole bocche da dove fuoriesce fango, acqua salata e gas, i più sviluppati sono solo tre i quali raggiungono un’altezza di pochi decimetri. Esaminando la superficie del liquido alla sommità di questi coni, si vede un succedersi di bolle quasi in tempi regolari, causati dalla risalita del gas, mentre solo raramente si sente qualche piccolo rumore. Ci sono alcune differenze tra l’occhio bianco e le maccalube, per esempio: Â
 Ciò che si può ipotizzare pensando a questo tipo di fenomeno è che nei sedimenti delle unità sottostanti, si depositava durante l’inizio Miocene anche materiale organico e resti vegetali, che successivamente, trasformandosi hanno determinato accumuli di gas naturali costituiti in massima parte da metano. |